La maggior parte delle volte, è necessario avere un’assicurazione per i droni, altrimenti si corre il rischio di incorrere in pesanti sanzioni se si pilota un drone senza possedere una responsabilità civile.
Dai giocattoli alle potenti strumentazioni utilizzate in vari settori come la fotografia, l’agricoltura e le consegne, i droni si sono diffusi e occupano il nostro spazio aereo. Pertanto, è diventato essenziale stabilire delle norme per regolamentare questi piccoli velivoli. Attualmente, è obbligatorio assicurare i droni, almeno quelli che rientrano in determinate categorie.
Secondo le disposizioni legali, quali sono le varie categorie di droni esistenti?
L’EASA, l’Agenzia Europea per la Sicurezza dell’Aviazione, regola i veicoli aerei pilotati a distanza. Con l’entrata in vigore del regolamento comunitario nel 2021, è stata eliminata la distinzione tra l’uso ricreativo e l’uso professionale dei droni, e al suo posto sono state introdotte tre nuove categorie.
- Open, suddivisa in A1, A2 e A3, in base all’altezza e alla distanza che possono raggiungere;
- Specific
- Certified
Nella categoria aperta, non è necessario ottenere autorizzazioni prima di volare, e per i droni al di sotto dei 250 grammi non è obbligatorio possedere un attestato. Tuttavia, in ogni caso, è richiesta la registrazione presso l’autorità aeronautica nazionale e l’ottenimento di un codice QR.
Per motivi di sicurezza, è importante che i droni non interferiscano con il traffico aereo e rispettino le zone di divieto di volo. La legge richiede anche la segnalazione dell’utilizzo di telecamere, poiché è vietato riprendere o fotografare persone o proprietà private senza una specifica autorizzazione.
L’Enac considera non critiche le operazioni effettuate nelle seguenti casistiche:
- Quando viene mantenuto il contatto visivo diretto con il drone.
- Un volo condotto in aree non affollate, al di fuori delle zone urbane e a distanza da persone e infrastrutture sensibili.
Quando invece è obbligatoria l’assicurazione per i droni?
A partire dal 2019, è diventato obbligatorio per tutti i proprietari di droni stipulare un’assicurazione. Questa assicurazione è necessaria per garantire la protezione sia del proprietario che di terzi da eventuali danni causati dal velivolo.
L’esenzione da questa norma riguarda solo i droni considerati giocattolo, che sono conformi alla direttiva 2009/48/CE e che possiedono una specifica certificazione. Tuttavia, i droni che riportano un valore superiore a +14 sono comunque soggetti all’assicurazione obbligatoria.
Quali sono le conseguenze di non avere un’assicurazione: le sanzioni salate.
La mancata assicurazione per il possesso di un drone può comportare multe di dimensioni considerevoli, che possono arrivare fino a cifre astronomiche come 100.000 euro, a seconda della gravità dell’eventuale violazione commessa. Le sanzioni sono sempre elevate e si può persino rischiare una pena detentiva fino a tre mesi.
Ma quindi quanto costa l’assicurazione sulla responsabilità civile per i droni?
Pertanto, è importante considerare il costo dell’assicurazione per i voli dei droni. Questo costo varia in base al peso del drone, al tipo di utilizzo e al suo valore. Si parte da circa 20 euro all’anno per i droni più leggeri utilizzati a scopo hobbistico, fino a 130 euro all’anno per quelli impiegati per scopi professionali.
Le cifre aumentano in relazione al valore del drone. Ad esempio, per droni del valore di 5.000 euro, l’assicurazione può arrivare anche a 250 euro all’anno.
L’unico tipo di assicurazione obbligatoria è la Responsabilità Civile (RC), simile all’assicurazione RC per auto, che copre danni a terzi, inclusi lesioni, morte e danni a proprietà. Il rinnovo di questa assicurazione di solito avviene automaticamente. Tuttavia, esistono anche altre coperture facoltative, come l’assicurazione kasko per danni all’apparecchio stesso, coprendo situazioni come condizioni meteorologiche avverse, incendi, collisioni, furto, guasti al motore o perdita in mare.