La necessità di ridurre le emissioni dannose per il clima ha spinto l’Unione Europea ad adottare misure per la transizione dall’uso di motori a combustione interna a quelli elettrici entro il 2035.
Secondo i dati dell’IEA, alla fine del 2022 la Cina ha rappresentato il 60% delle vendite globali di veicoli elettrici, mentre l’Europa e gli Stati Uniti sono rispettivamente il secondo e il terzo mercato più grande. Nel 2022 sono state immatricolate nel mondo 10 milioni di auto elettriche, superando il totale di 9 milioni di immatricolazioni complessive in Europa. Le previsioni dell’IEA indicano che entro il 2030 le auto elettriche rappresenteranno il 35% delle vendite (rispetto al 14% nel 2022).
Il passaggio ai veicoli elettrici, anche in combinazione con scenari di guida autonoma o assistita, avrà un impatto sul settore assicurativo secondo l’Ivass. Questo si deve al cambiamento progressivo del paradigma della mobilità urbana ed extraurbana, che comporterà minori chilometri percorsi, necessità di ricarica e servizi di connettività nelle smart city.
In Italia, l’adozione dei veicoli elettrici è ancora agli inizi e si concentra principalmente nelle città metropolitane del Nord. I dati dell’ACI mostrano che nel 2022 le auto elettriche, incluse le ibride a benzina o diesel, rappresentavano il 4% delle immatricolazioni complessive. Secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano, ci sono meno di 40.000 colonnine di ricarica pubbliche in Italia, concentrate principalmente in Lombardia (16%), Piemonte e Veneto (10,5%), Lazio (9,8%) e Emilia-Romagna (9,4%), con meno di 500 punti di ricarica lungo le autostrade.
L’effetto potenziale della nuova mobilità e dei sistemi di prevenzione avanzati sugli incidenti stradali avrà un impatto significativo sui costi dei risarcimenti e sulle tariffe assicurative, soprattutto se riuscirà a ridurre gli incidenti. Attraverso l’analisi dei dati del traffico dell’ANAS e delle statistiche standardizzate sugli incidenti per chilometro di rete stradale provinciale dell’IVASS, si è stimato preliminarmente una riduzione potenziale di almeno il 6% degli incidenti in caso di riduzione del 10% del flusso di traffico.