Il disegno di legge che introduce modifiche al Codice della Strada è stato approvato dal Consiglio dei Ministri martedì 27 giugno. Le modifiche apportate riguardano principalmente l’alcol, la droga, i controlli automatici, i monopattini, la mobilità ciclabile e le auto guidabili dai neopatentati, con alcune misure più severe (anche per quanto riguarda l’uso dei cellulari) e alcune disposizioni più flessibili (ad esempio, per le sanzioni multiple o le zone a traffico limitato). Di seguito riassumiamo le principali novità. Il disegno di legge conferisce inoltre al Governo il mandato per una riforma più ampia. Come accade per tutti i disegni di legge, il testo originale difficilmente diventa legge in tempi brevi.

Ai conducenti con un basso punteggio viene applicata una sospensione temporanea della patente

Le nuove misure discusse dal Consiglio dei ministri prevedono l’implementazione di una sospensione temporanea della patente per chi commette infrazioni che finora non sono state punite con una sospensione o che comportano una sospensione solo in caso di recidiva entro due anni dalla prima violazione. Questa sospensione breve sarebbe di sette giorni per coloro che hanno meno di 20 punti sulla patente e di 15 giorni per coloro che hanno meno di 10 punti.

La sospensione temporanea, limitata a coloro che hanno un basso punteggio, riguarderebbe infrazioni come l’omesso utilizzo delle cinture di sicurezza e dei seggiolini per bambini, la guida contromano e l’uso di dispositivi telefonici senza vivavoce o auricolari, o comunque l’uso di tali dispositivi che richiedono l’uso delle mani.

Infine, si sta considerando la revoca permanente della patente di guida per coloro che ripetono le violazioni più pericolose.

L’utilizzo del casco, il possesso di una targa e l’assicurazione sono requisiti obbligatori

Viene imposto l’obbligo di dotarsi di targa e assicurazione per i monopattini elettrici, mentre il casco diventa obbligatorio anche per i maggiorenni. Si prevede l’introduzione di un contrassegno simile a quello utilizzato in passato per i ciclomotori, ma non trasferibile da un veicolo all’altro. Le regole del Codice delle assicurazioni si applicherebbero alla copertura assicurativa obbligatoria per la responsabilità civile, come stabilito dall’articolo 2054 del Codice civile.

Inoltre, sarebbe finalmente rettificato l’errore notato nell’autunno del 2021 che permette ancora oggi ai monopattini di circolare anche sulle strade extraurbane. Al momento, non sono previste misure per garantire l’affidabilità delle foto che documentano la corretta posizione di parcheggio richiesta dal 2021 per chiudere i noleggi condivisi. Sarebbe aggiunto solo un sistema di posizionamento GPS per evitare l’utilizzo del mezzo al di fuori delle aree consentite al noleggiatore. Si prevedono ulteriori precisazioni e restrizioni sulle regole attuali di parcheggio.

I neopatentati saranno soggetti a un divieto di guida per un periodo di tre anni

Attualmente, secondo la normativa in vigore, i titolari di patente di categoria B sono soggetti a una limitazione di potenza per il primo anno di guida. Durante questo periodo, non è consentito guidare veicoli con una potenza specifica superiore a 55 kW/t per autoveicoli e 70 kW per veicoli di categoria M1 (utilizzati per il trasporto di persone). Per le auto elettriche o ibride plug-in, il limite di potenza specifica è di 65 kW/t, tenendo conto anche del peso della batteria. Questi limiti rendono disponibili solo pochi modelli di veicoli per la guida.

Eventuali modifiche al Codice della strada estenderebbero questa restrizione ai primi tre anni dalla data di conseguimento della patente, ma solo per coloro che ottengono la patente dopo l’entrata in vigore della nuova legge.

Inoltre, partecipare a corsi extracurriculari di educazione stradale organizzati dalle scuole darebbe un credito di due punti al momento del conseguimento della patente.

La patente di guida potrebbe essere revocata anche in caso di risultato positivo a un test rapido

Secondo il Ddl esaminato dal Governo, anche coloro che conducono un veicolo giorni dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti potrebbero essere condannati. La nuova proposta di legge eliminerebbe la protezione che finora ha limitato i controlli in questa materia. Per essere condannati, sarebbe sufficiente risultare positivi a un test, anche a distanza di giorni dall’assunzione della sostanza. Attualmente, è necessario dimostrare che il conducente è effettivamente sotto l’effetto delle droghe, che può svanire nel giro di poche ore. Con la nuova normativa, non sarebbe necessario provare l’alterazione, ma sarebbe sufficiente un risultato positivo al test rapido effettuato in strada per incorrere nella sospensione e nella successiva revoca della patente, con il divieto di ottenerne una nuova per tre anni. Ad esempio, un minorenne che guida senza patente e sotto l’effetto di droghe non potrebbe ottenere la patente fino all’età di 24 anni.

Sorpassare le biciclette con una distanza minima di 1,5 metri

Le disposizioni confuse adottate durante l’emergenza Covid riguardo alle corsie ciclabili (quelle condivise con i veicoli a motore) e alle linee di arresto avanzate ai semafori sono state riorganizzate. Tra le norme che emergono, c’è una proposta precedentemente respinta per la sua scarsa fattibilità: il divieto di sorpassare le biciclette se non è possibile mantenere una distanza di almeno un metro e mezzo quando si passa accanto a loro (attualmente le norme richiedono solo un distanziamento adeguato). Nella pratica, al fine di evitare controversie, il sorpasso a meno di 1,5 metri potrebbe essere considerato valido solo attraverso perizie effettuate dopo incidenti. I verbali redatti in altre circostanze rischiano di essere annullati in seguito a un ricorso.

Inoltre, il Ddl prevede la creazione di strade e zone con priorità per i ciclisti, dove il limite di velocità sarà di 30 km/h. Per quanto riguarda i monopattini elettrici, viene eliminata la possibilità di percorrere le strade con doppio senso ciclabile in contromano, come è consentito per le biciclette.

Per contrastare la guida sotto l’effetto dell’alcol, viene introdotto l’uso dell’alcolock

Per coloro che vengono sorpresi a guidare con un tasso alcolemico superiore a 0,8 (il limite massimo consentito è 0,5), verranno applicate sanzioni aggiuntive. Oltre alle sanzioni attuali, sarà obbligatorio rispettare un tasso alcolemico zero per poter mettersi al volante (questa disposizione era inizialmente prevista solo per i neopatentati e i conducenti professionali). Inoltre, sarà necessario installare un dispositivo chiamato alcolock per almeno due anni. Questo dispositivo impedisce l’avviamento del motore se viene rilevato un tasso alcolemico superiore a zero da parte del guidatore.

Le caratteristiche specifiche dell’alcolock saranno stabilite attraverso un decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che dovrà essere adottato entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge.

Nel caso di un minorenne che guida senza patente, sotto l’effetto di alcol o droghe, non sarà possibile ottenere la patente di guida fino all’età di 24 anni.

Sono previsti cambiamenti per i passaggi a livello, che includono l’introduzione dello stop e nuovi segnali

Tra le altre novità previste dal Ddl, sono presenti anche disposizioni riguardanti i passaggi a livello. Nei passaggi a livello privi di barriere, si prevede la possibilità di installare sulla destra della strada un dispositivo luminoso con due luci rosse che lampeggiano alternativamente per avvisare in tempo del passaggio del treno. Questo dispositivo sarà integrato da un segnale acustico. L’installazione diventerà obbligatoria nei casi in cui la visibilità sia insufficiente. Gli utenti della strada dovranno fermarsi in tutti i casi in cui la segnaletica lo richiede. Attualmente, per non doversi fermare, è sufficiente che non ci siano treni in vista.

Inoltre, il Ddl prevede la regolamentazione di pratiche già seguite da anni, come l’utilizzo delle “safety car” da parte della Polizia stradale per guidare il traffico in condizioni di nebbia, in presenza di cantieri difficili o quando il traffico è comunque perturbato.

È previsto un periodo di un anno per il riordino della circolazione stradale

Il Governo sarà delegato ad adottare, entro 12 mesi dall’entrata in vigore del Ddl, uno o più decreti legislativi al fine di rivedere e riordinare la normativa vigente sulla motorizzazione e la circolazione stradale. I decreti legislativi dovrebbero includere la revisione dei limiti di velocità (con l’obiettivo di migliorare la fluidità del traffico), l’adeguamento delle sanzioni pecuniarie (anche considerando il reddito dei trasgressori, sebbene ciò possa risultare complesso), semplificazione delle procedure, riorganizzazione delle competenze, sviluppo di adeguate strategie di prevenzione, inclusa l’educazione stradale nelle scuole, revisione e semplificazione del processo di applicazione delle sanzioni amministrative, anche in relazione ai nuovi sistemi di controllo a distanza, e una razionalizzazione dei titoli abilitativi per la guida.