Come passaggio tecnico intermedio, il progetto prevede il trasferimento iniziale delle polizze a una nuova società assicurativa chiamata NewCo. Questa società sarà costituita e partecipata dalle cinque compagnie assicurative coinvolte nell’accordo.
Si è concluso un capitolo importante riguardante Eurovita. Il 30 giugno, come riportato dai media, è stato raggiunto un accordo tra le principali compagnie assicurative italiane (Allianz Italia, Intesa Sanpaolo Vita, Generali Italia, Poste Vita e Unipol SAI), 25 banche distributrici delle polizze Eurovita e alcuni dei principali istituti bancari italiani. Questa operazione di sistema è finalizzata a tutelare i sottoscrittori delle polizze Eurovita.
L’obiettivo comune dei partecipanti all’accordo è garantire la piena tutela degli investitori che hanno sottoscritto le polizze Eurovita. Al termine dell’operazione, il portafoglio assicurativo di Eurovita sarà acquisito dalle cinque principali compagnie assicurative, che diventeranno le nuove compagnie di riferimento per i clienti attuali. Come passaggio tecnico intermedio, è previsto il trasferimento iniziale delle polizze a una nuova società assicurativa di nuova costituzione chiamata NewCo, che sarà partecipata dalle cinque compagnie assicurative sopra citate.
Le banche distributrici e la NewCo comunicheranno successivamente ai singoli clienti quale delle cinque compagnie assicurative acquisirà la loro polizza, dopo il trasferimento iniziale alla nuova società assicurativa.
Inoltre, l’IVASS ha prorogato la sospensione dei riscatti anticipati dei contratti di assicurazione e di capitalizzazione stipulati con Eurovita S.p.A. fino al 31 ottobre 2023, ad eccezione dei riscatti e delle anticipazioni relativi alle forme pensionistiche complementari disciplinate dal decreto legislativo n. 252/2005.
Nei prossimi giorni, saranno avviate le discussioni operative per definire i dettagli precisi del compendio aziendale da trasferire e per richiedere le necessarie autorizzazioni.
È previsto che oggi sia il giorno in cui verrà ufficializzato l’accordo per il salvataggio di Eurovita. Sebbene al momento sia solo un’ipotesi, secondo alcuni esperti potrebbe rivelarsi la soluzione migliore per tutelare tutti gli stakeholder coinvolti in questa delicata situazione.
Nonostante le compagnie assicurative italiane e le banche abbiano dato il via libera al complesso schema di salvataggio della compagnia, rimane ancora da definire la strada da seguire fino all’autunno. Secondo Radiocor, potrebbe essere considerata l’opzione di una liquidazione coatta amministrativa per Eurovita.
Tuttavia, resta ancora un ostacolo importante sul tavolo, che riguarda i prestiti subordinati della compagnia, che ammontano a circa 110 milioni di euro e non sono inclusi nel piano di sistema. Il socio di controllo Cinven sembra finora non essere intenzionato ad intervenire su tali prestiti. In particolare, il fondo sovrano di Singapore GIC sarebbe particolarmente esposto per circa 90 milioni di euro, mentre gli altri 50 milioni sare
bbero divisi tra diversi investitori istituzionali, tra cui Banca Popolare Puglia e Basilicata, SaraAssicurazioni e Raiffeisen.
Anche questi creditori hanno diritti, seppur subordinati, e attraverso una liquidazione coatta amministrativa potrebbero richiedere il pagamento dei loro crediti. Secondo quanto riportato da Confindustria, alcuni clienti potrebbero risultare “scoperti”, soprattutto coloro che hanno sottoscritto le polizze con piccole banche che non partecipano all’accordo di salvataggio.